Progettata a Ca’ Farsetti la settimana in onore di San Nicola patrono e custode dei naviganti.
Nella settimana veneziana dedicata all’Assenza le reliquie di San Nicola sono state venerate nei litorali della laguna veneta – Lido di Venezia e Pellestrina che insieme rappresentano la difesa della città di Venezia dal mare.
Le nostre Mitilla® e l’equipaggio della nostra imbarcazione sono stati affidati spesso a questo Santo oltre che alla nostra Madonna dell’Apparizione di Pellestrina, soprattutto nei periodi in cui le mareggiate imperversano il nostro mare.
Proprio per questo quando MARINA FARAGUNA (PORTAVOCE ASSOCIAZIONE INSIEME PER SAN NICOLA) ci ha chiesto di trasportare le reliquie dalla nostra isola alla Chiesa del Lido siamo stati onorati.
Venezia riscopre la figura di San Nicola, patrono dei naviganti e a lui si affida anche per una supplica di pace e per far cessare la guerra in Ucraina. Le spoglie del grande santo sono custodite per metà a Bari, di cui è patrono della città, e per l’altra metà nella chiesa del Lido.
Le reliquie dal Lido sono rimaste a Pellestrina per una settimana, nella chiesa di Ognissanti. Ad organizzare questo storico appuntamento l’Associazione “Insieme per San Nicola” e Cavalieri di San Nicola con il coordinamento di Marina Faraguna e la collaborazione del Comune, grazie all’interessamento dell’assessore Mar, e il gemellaggio con la città di Bari.
Sabato 20 la nostra imbarcazione vestita a festa ha avuto l’onore di trasportare le reliquie per il rientro al Lido.
Un’occasione per entrare nella Chiesa di San Nicolò è a
maggio, per la messa solenne dello Sposalizio del Mare, celebrazione
affascinante e unica nel suo genere, che viene rievocata durante la Festa della
Sensa (cioè, dell’Ascensione).
Tradizionalmente, la celebrazione iniziava il giorno prima dell’Ascensione,
quando il bucintoro, la galea dei dogi di Venezia, usciva dall’Arsenale per
essere esposto e decorato sulla riva degli Schiavoni. Il giorno dopo il doge, accompagnato
da una corte di altre eminenti personalità di Stato, s’imbarcava sul bucintoro
che salpava verso il Lido accompagnato da altre imbarcazioni e gondole.
Arrivati al Lido, il doge svuotava in mare un’ampolla di acqua santa e gettava
un anello d’oro benedetto dal patriarca di Venezia pronunciando (in latino) la
frase: “Ti sposiamo, mare nostro, in segno di vero e perpetuo dominio.” Infine,
si celebrava una santa messa nella Chiesa di San Nicolò.
Oggi la città organizza ancora un corteo navale con centinaia di imbarcazioni ed è il sindaco, in presenza del vescovo, a gettare in mare l’anello che simboleggia l’unione tra Venezia e il mare.
– Presenti MARINA FARAGUNA (PORTAVOCE ASSOCIAZIONE INSIEME PER SAN NICOLA), PAOLA MAR (ASSESSORE ALLA PROMOZIONE DEL TERRITORIO), ALESSANDRO SCARPA MARTA (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA DELEGATO DEL SINDACO ALLE ISOLE), GIOVANNI GIUSTO (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA DELEGATO DEL SINDACO ALLE TRADIZIONI )